Quando un albero, con un incavo potenzialmente buono viene tagliato, l'artigiano aborigeno controllerà visivamente la cavità
mangiata dalle termiti, per valutare il formato e le misure dell'interno(cassarmonica). Se questo alloggiamento viene giudicato
troppo grande o troppo piccolo, l'albero sarà scartato e comincerà ancora, una nuova ricerca. Tuttavia, se invece vengono
osservate le dimensioni corrette, una parte del tronco abbattuto viene tagliato via, per produrre un pezzo che è lungo fra i 4 e i 6
piedi e questo dipende solo dal tono dello strumento che si vuole ottenere. L'alloggiamento mangiato dalle termiti di questo ceppo
viene ancora ispezionato in entrambe le estremità e viene data particolare attenzione alla parte superiore, la quale diventera
l'imboccatura dello strumento completato. Nel migliore dei casi, questa apertura dovrebbe essere di circa 3 centimetri di diametro,
dato che questo è il formato dell'imboccatura più comoda e più efficace. Comunque rimangono accettabile le misure che variano
tra i 2 e 4 centimetri, dipende sempre dalle preferenze dell'artigiano di didjeridoo. In questa fase, se l'artigiano è soddisfatto anche
dell'apparenza esterna, ne proverà la qualità del potenziale suono, usandolo proprio come se fosse gia un didjeridoo (guarda la foto
in alto a destra). Se l'acustica non soddisfa le sue aspettative, anche in questo caso il ceppo verra scartato e si intraprendera la
ricerca di un nuovo albero.
Quando un ceppo ideale, con buone caratteristiche e suono superbo,viene trovato e tagiato può essere necessario un accurato
processo, per assicurare che il prodotto finale sia stabile e non si sviluppi delle crepe. Il trattamento può consistere nell'immergere
il tronco mangiato dalle termini, in un billabong (pozza d'acqua dolce) per un pò di giorni o anche per parecchie settimane. Invece,
nei gruppi aborigeni della costa, il trattamento viene fatto in acqua salata e a volte anche sotto un mucchio di sabbia calda e
carboni ardenti; una forma meno convenzionale per velocizzare il processo di essicazione. Il trattamento con l'aria, che consiste
nel permettere al tronco tagliato di asciugarsi naturalmente, lasciandolo per un pò di giorni o settimane all'aria aperta, è
probabilmente il metodo più comune di trattamento nei periodi contemporanei.
Dopo il trattamento sufficiente, comincia il processo di trasformazione del tronco grezzo in un didjeridoo. Ciò consiste nel
rimuovere la corteccia e dare la forma allo strumento emergente. A volte, la forma e lo spessore della parete del tronco grezzo,
sono già di per sè ideali, in questo caso per finire lo strumento bastano alcune piccole aggiustature a parte le rifiniture ad
entrambe le estremita del didjeridoo. Spesso, il tronco grezzo richiede che gli strati di legno in eccesso vengano rimossi, per
ridurre lo spessore delle pareti della cavità. In più, possono essere richieste anche una buona raspatura e pulitura dal foro alla più
grande estremità del tronco, per rimuovere le ostruzioni interne e amplificare il suono dello strumento.
Per ultimo, puo essere applicato un orlo di cera d'api naturale all'imboccatura, questo per comodità o per ridurre il formato
dell'apertura del boccaglio. A questo punto lo strumento può essere verniciato con i vari motivi totemici ed altri disegni specifici del
gruppo a cui l'artigiano appartiene.
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