Manutenzione
Cura del vostro didjeridoo
Il vostro didjeridoo durerà molti anni, persino una vita intera, se vi occupate di lui correttamente. Sotto troverete alcune istruzioni
su come prendervi cura del vostro strumento e come eseguire le riparazioni.
Vi ricordo anche che gli strumenti che trovate su "Didjeridoos-tradizionali" sono gia arrivati in Italia, quindi possiamo dire che
hanno gia superato la fase critica del trasporto dall'Australia all'Italia, dove sono sottoposti a forti cambiamenti ambientali. Però
dopo questa premessa bisogna anche dire che i rischi non finiscono qui, perciò se acquistate un didjeridoo vi consiglio di
seguire attentamente i consigli seguenti.
Dopo aver acquistato un didjeridoo
Quando acquistate un didjeridoo (da noi o da qualche altro rivenditore)e viene spedito alla vostra abitazione, nei primissimi
giorni successivi avra bisogno di cure adeguate, poichè il didjeridoo comincerà ha registrare il nuovo ambiente. Ricordate che in
aereo e ad un'altezza elevata, il livello di umidità del didjeridoo impacchettato è in qualche modo differente al livello di umidità
della vostra casa. Per questo motivo,il primo giorno, sarebbe meglio non suonare il vostro nuovo didjeridoo oppure,se proprio
non resistete alla tentazione(come è capitato spesso anche a mè), fatelo solo per pochi minuti minuti. Facendolo riposare fino
il giorno seguente, permetterete allo strumento di raggiungere un certo equilibrio con il nuovo ambiente, assorbendo o perdendo
gradualmente l'umidita necessaria . Dopo questa operazione potrete suonarlo, sempre e solo per alcuni minuti al giorno, per
una settimana fino a che non siate sicuri che il didjeridoo si sia stabilizzato adeguatamente. Comunque non esistono regole
assolute a questo proposito, usate anche la vostra intuizione.
Suono Eccessivo
Nel caso che il vostro didjeridoo si fosse crepato, sarebbe meglio che vi limitaste a suonarlo a piccoli tratti, perchè il suono
prolungato può condurre ad un assorbimento eccessivo di umidità della vostra saliva,che potrebbe provocare la spaccatura
completa. Ribadisco di nuovo che non ci sono regole assolute aplicabili a tutti i didjeridoo. Il metodo più sicuro contro le crepe,
è sicuramente il fatto di avere in casa più Didjeridoo e suonarli alternatamente, in modo che nessuno strumento verra usato
eccessivamente. Diciamo che la collezione più adatta per avere meno rischi possibili, sarebbe quella da 5 o 6 Didjeridoos o
più(questo ovviamente è solo un consiglio personale).
Temperatura ed umidita'
La temperatura dell'aria e l'umidità sono i due fattori più importanti nella cura del vostro didjeridoo. Dato che il legno è una
sostanza dinamica che si espande e si restringe a seconda delle condizioni ambientali a cui è esposto, ma mantenendo una
temperatura dell'aria costante e un'addeguata umidità,riuscirete a minimizzare il movimento dei vostri didjeridoo.
Per trasportare un didjeridoo con un veicolo, avvolgetelo ad una coperta spessa oppure dentro un apposita custodia di tela,
questo viene fatto per isolarlo dall'esposizione al calore, specialmente se è una giornata solare. Alcuni suonatori di didjeridoo,
in particolar modo professionisti, per il trasporto del loro strumento utilizzano dei grandi astucci rigidi o dei tubi ermetici . Questi
metodi possono essere applicati anche quando gli strumenti vengono tenuti all'interno di stanze non riscaldate e senz'aria
condizionata. Le stanze a temperatura controllata(con riscaldamento) hanno spesso un livello di umidità molto basso, che può
indurre il legno dei vari didjeridoo al restringimento, con la conseguente spaccatura.
Per evitare anche questo pericolo, potete studiare la possibilità di comprare un igrometro e un umidificatore. Un igrometro è un
dispositivo che misura il livello di umidità nell'aria e ovviamente sarebbe un oggetto utile e pratico, da tenere nella stanza in cui
immagazzinate o esponete il vostro didjeridoo. Gli igrometri digitali possono essere comprati a buon mercato e a volte li potete
trovare incorporati negli orologi sveglia o nei termometri per ambienti.
Sigillanti, olii e stabilizzatori
I suonatori di Didjeridoos intorno al mondo hanno trovato l'uso di oli, sigillanti e stabilizzatori, efficaci nella prevenzione delle
crepe dei loro strumenti. Sul mercato è disponibile un ampio numero di prodotti differenti per questo fine, compreso la colla di
PVA, l'olio di lino grezzo(o cotto), l'olio di tung, l'olio di oliva, l'olio di girasole, la gomma lacca, le resine chimiche, la vernice per
mobilia, le lacche e una miriade di altri prodotti commerciali da ferramenta. Alcuni di questi sono usati per impermeabilizzare il
foro del didjeridu, mentre altri sono applicati alla parte esterna dello strumento.
Però bisogna portare molta attenzione nell'uso di questi prodotti, per tre motivi principali.
In primo luogo, applicare una sostanza alla parte interna di un didjeridoo cambierà l'acustica dello strumento e il tipico risultato
di questa azione è la schiaritura del timbro. Ma negli strumenti di alta-qualita, come un Yidaki autentico di north-east Arnhem
Land, tali trattamenti potrebbero causare il cambiamento delle loro caratteristiche soniche tradizionali.
La seconda motivazione è che alcuni sigillanti e stabilizzatori chimici, sono tossici per gli esseri umani e quindi ricordatevi di
leggere sempre le etichette e le note d'avvertimento obbligatorie, sui prodotti. I prodotti di olio di lino commerciali, per esempio,
contengono additivi tossici che servono per accelerare il processo di trattamento. Il polietilene-glicole (PEG), un detergente
simile alla sostanza usata per la stabilizzazione del legno verde; nonostante sia noto che è altamente tossico ed un agente
cancerogeno, in Australia alcuni costruttori di didjeridoo non-aborigeni lo hanno usato e continuano tuttora ad usarlo. Le vernici
ed altri prodotti chimici usati per la mobilia dovrebbero essere valutati con molta attenzione: può andare bene sedersi su delle
sedie di legno trattate con tali prodotti, ma mettere la vostra bocca su un didjeridoo ricoperto da questi prodotti è
assolutamente un'altra cosa. Anche se in ferramenta (o in altri negozzi per il legno) trovate qualcosa che potrebbe essere
ritenuto efficace per i vostri trattamenti, la preparazione e l'applicazione di questi prodotti, può presentare un rischio per la
salute a causa delle inalazioni tossiche. (dovete sapere che i didjeridoos autentici costruiti dagli aborigeni, sono gli strumenti
più sicuri per quanto riguarda la salute perchè, diversamente delle loro controparti non autentiche, nella loro produzione non
vengono usati i prodotti chimici nocivi).
Come terza ed ultima raccomandazione, è consigliabile non applicare nessun olio, vernice o sigillante all'esterno dei didjeridoos
tradizionali aborigeni che sono stati decorati con illustrazioni vericiate in ocra. Questo perché le ocre possono cambiare il loro
colore e nel caso di decorazioni con pipeclay(argilla) bianca su alcuni strumenti autentici di Arnhem Land, potrbbe sparire
completamente.
Comunque il metodo migliore per proteggere il vostro didjeridoo, è semplicemente occuparsi di lui. Mantenetelo in un ambiente
adatto che abbia una temperatura stabile ed il vostro strumento vi ricompenserà, dandovi il piacere di suonarlo per una vita
intera. Se vivete in un paese come il mio (Italia) o in una regione dove l'aria è asciutta, la cosa che vi posso consigliare sono:
1- Se pensate di voler suonare per parecchi minuti,prima di iniziare, bagnate uniformemente il foro del vostro strumento, con
della semplice acqua. Questo per evitare che la condensa della vostra saliva, non bagni solo alcune parti dell'interno dello
strumento, causandone il movimento solo in queste zone e le conseguenti crepe, dopo essersi asciugate. Inoltre con questa
operazione migliorerete considerevolmente il suono del didjeridoo.
2- Ogni 4 o 5 mesi, oliate l'interno dello strumento , con una miscela di " Olio di lino cotto " (che trovate in ferramenta o nei
negozzi di prodotti per il legno) e olio essenziale di limone (che trovate in erboristeria). Il dosaggio di questi due prodotti è molto
personale e dipendera da quanto amerete l'odore del olio di lino cotto; meno vi piace e piu olio essenziale di limone dovrete
aggiungere.
3- Quando accendete il riscaldamento delle vostre case, assicuratevi di usare appositi contenitori d'acqua (o altro) per
mantenere un buon livello di umidità, non lasciate il vostro didjeriddo in prossimita di zone con spifferi d'aria provenienti
dall'esterno(come porte o finestre ), specialmente nei periodi invernali.
Riparare un didjeridoo
Leggendo nella sezione "Manutenzione aborigena" della pagina "Didjeridoo", vi accorgerete che per gli aborigeni è molto
semplice riparare un didjeridoo. Troverete scritto che, se nello strumento si sviluppano delle crepe, basterà usare del nastro
isolante elettrico per ripararle. Ma ovviamente noi non siamo aborigeni e specialmente, non abitiamo in Australia quindi, sia
l'estetica che la durata del nostro didjeridoo sono due cose molto importanti.
Se desiderate conservare l'aspetto del vostro strumento, esistono alcune semplici tecniche di riparazione che riporteranno il
vostro strumento all'aspetto originale. Il metodo più efficace e più veloce per rattoppare la spaccatura, è usando la colla di PVA
mescolata con segatura o carbone di legna fine. Unite la segatura o il carbone con un pò di colla e mescolate fino ad avere un
prodotto con la consistenza del mastice. Se dovesse venire troppo liquido, mescolate più segatura o carbone quanto richiesto.
Se il composto è troppo duro o friabile, aggiungete più colla. A questo punto usate della carta vetrata del tipo fine per pulire
bene, sia all'interno che all'esterno, le perdite d'aria e poi spingeteci bene dentro il composto che avete preparato, accertandovi
che vengano chiuse totalmente. Quando questo mastice si sara indurito (la cosa midgliore sarebbe aspettare 72 ore), togliete
l'eccesso con della carta vetrata fino al livello del legno ed il vostro didjeridoo, dovrebbe essere tornato come nuovo.
Al posto della colla di PVA si potrebbe usare anche una colla più forte come la resina epossidica (costituita da due parti, resina
e indurente), ma assicuratevi sempre di leggere l'etichetta e qualsiasi avvertimento di sostanza tossica, che il prodotto potrebbe
contenere.
Invece per restaurare l'illustrazione sugli strumenti, se ne avete la possibilita, fatevi consigliare da qualche restauratore esperto,
mentre l'unico consiglio che vi posso dare io è di usare colori opachi all'acqua.
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