Aborigeni vittime del razzismo
A pochi giorni dall'apertura a Sydney della 27. Olimpiade, il Governo Federale australiano ha vietato l'ingresso nello Stato
agli esperti del Comitato delle Nazioni Unite per l'eliminazione delle discriminazioni razziali (CERD). L'immagine di calore ed
ospitalità che in occasione dei Giochi l'Australia vuole dare di sé, sarebbe vistosamente oscurata dalle notizie
sull'oppressione degli abitanti originari del continente. Agli Aborigeni australiani è stata vietata ogni protesta nei pressi degli
impianti sportivi.
Insieme con gli Aborigeni australiani, l'Associazione per i Popoli Minacciati intende protestare per le violazioni commesse
dal Governo australiano ai danni dei trattati internazionali sui diritti dei popoli. Esortiamo il Primo Ministro australiano, John
Howard, a voler finalmente collaborare con l'ONU ed a presentare, in occasione delle Olimpiadi le proprie pubbliche ed
ufficiali scuse agli Aborigeni per due secoli di genocidio, usurpazione di terre e di discriminazione razziale.
Il termine "Aborigeni" è riferito al complesso delle comunità degli abitanti originari dell'Australia, che oggi, con circa
3-400.000 membri, costituiscono il due per cento circa della popolazione australiana. Più della metà di queste persone
vegetano ai margini della società. Da quando, nel 1996, ha preso il potere il governo liberal-conservatore di John Howard, il
processo di riconciliazione con gli Aborigeni, cominciato nel 1991, è in fase di stallo. Il Governo Howard ha decurtato del
10% annuo il bilancio della "Commissione degli Aborigeni e degli Isolani dello Stretto di Torres" (ATSIC), organo di
autonomia amministrativa degli Aborigeni, e ne ha notevolmente ridotto le competenze.
Nel 1998, con una nuova legge, il Governo ha tolto ogni valore ai diritti territoriali tradizionali degli indigeni, fino ad allora
riconosciuti. Agli Aborigeni è negato un negoziato fondato sul proprio diritto all'autodeterminazione. Il Governo federale rifiuta
di scusarsi per la sottrazione di 100.000 minori alle proprie famiglie tra il 1930 ed il 1970, classificabile come genocidio. Gli
Aborigeni soffrono in maniera spaventosa di malattie legate alla povertà, e vengono arrestati anche per reati di pochissimo
conto. Nei confronti degli indigeni il razzismo è onnipresente: sia nella vita quotidiana, sia nella politica governativa. Nel
1999 e nel 2000, il comitato di esperti delle Nazioni Unite per l'Eliminazione della discriminazione razziale ha richiamato
l'Australia, affinché realizzi urgenti riforme.
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